Laminil, la plastica diventa biodegradabile per display più green

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Laura Schellino, Mkt Isonova. clicca sulla foto per guardare la video intervista

 

 

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Un’applicazione di Laminil, esibito in ottobre È il primo caso di Display art. Il concept secondo cui un materiale espositivo dedicato al Make up (rossetti e fondotinta) è stato realizzato impiegando le immagini della Salomè stilizzata dell’artista Tomoko Nagao. Video al link https://www.youtube.com/watch?v=oynsIfYTqDQ

Una base plastica e una superficie cartacea che conferisce caratteristiche di rigidità e leggerezza al pannello e poi  grandi potenzialità come supporto per la stampa digitale. Sono queste le caratteristiche salienti di BioLaminil, la lastra che nella nuova versione lanciata da Isonova alla fine del 2017 aggiunge alla sua denominazione la “particella BIO” in quanto molto più biodegradabile della maggior parte dei pannelli plastici utilizzati nella pubblicità. Spiega Laura Schellino Direttore Marketing della Isonova srl che produce e distribuisce i pannelli di BIOLaminil in Italia: “Per quanto riguarda le materie plastiche si tratta di un grande passo in avanti nel senso che il BIOLaminil, se disperso nell’ambiente si degrada in molecole semplici in un tempo medio di 5 anni a seconda del tasso di umidità, mentre la maggioranza dei polimeri tradizionali impiegano centinaia se non migliaia di anni”.

 

Un frangente temporale che è ancora lontano dal limite di 6 mesi che la normativa europea ha fissato per stabilire il concetto di biodegradabilità secondo la norma, ma assolutamente contenuto se paragonato ai prodotti standard durevoli come il Forex così largamente utilizzati a sproposito anche per campagne di breve durata.
Ricordiamo che la biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche di cui sono dotati anche alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura, o meglio, da batteri saprofiti.
“Il mix batterico è –dice la manager- stato inserito nella matrice del materiale, mescolato intimamente.  Queste particolari spore si attivano nel momento in cui si trovano le condizioni tipiche di una discarica o in presenza di umidità anche in ambiente marino”. Si tratta di una nuova tecnologia impiegata per lo smaltimento naturale di alcuni materiali polimerici di nuova generazione, agendo come nel caso del petrolio in mare, con un’azione di pulizia attraverso la digestione da parte dei batteri delle sostanze chimiche organiche.
È bene sottolineare che il sistema usato in BIOLaminil presenta dinamiche e risultati sull’ambiente nel breve periodo diversi dall’oxo-degradazione (che tende a rompere solo parzialmente le macromolecole del polimero)  e dall’idro-degradazione ( in cui una parte del materiale si discioglie se messo in acqua).

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Clicca sullla foto per il Video di approfondimento della case history realizzata da Large Format per DMO utilizzando BioLaminil

La tecnica di “biodegradazione indotta” utilizzata per il Laminil è una accelerazione del processo naturale.  Si tratta di un mix di batteri saprofiti particolari, che trattano la plastica in modo molto simile  a quelli  impiegati per il disinquinamento dei mari dal petrolio dovuto a perdite accidentali.
“Una differenza dalle altre tecniche –aggiunge Laura Schellino- è che attraverso la biodegradazione indotta i componenti in BIOLaminil si frammentano in piccole parti e senza che siano rilasciati prodotti cianurati nell’ambiente o contenenti composti del cloro”.
Altro problema che di solito coinvolge le materie plastiche è l’impossibilità di taglio al laser per evitare che la sublimazione rilasci gas tossici nell’aria come acido cloridrico e diossine. Discorso che non vale per il BIOLaminil che è disponibile in spessori di 3 e 5 millimetri e a breve saranno commercializzati anche pannelli da 10mm.
“L’intenzione è convertire tutta la produzione di Laminil tradizionale  in BIOLaminil. In questo senso, attraverso un programma strutturato di campagne, stiamo sensibilizzando l’utilizzatore finale cioè il retailer e il management dell’industria di marca affinché inseriscano questo materiale nei progetti e nei capitolati dei progetti di shop fitting e display design . Spesso purtroppo alcuni trasformatori, anche nostri intermediari, sembrano non interessati a proporre il materiale all’utilizzatore finale che rimane all’oscuro della potenzialità di una comunicazione fatta con BIOLaminil ”.
BIOLaminil è stato impiegato per la prima volta alla fine del 2017 da DMO (Dettaglio Moderno Organizzato) specialista di prodotti per la cura della persona e della detergenza con i marchi Caddy ‘s, Beauty Star e l’Isola dei Tesori e per la produzione della struttura di un mobile specchiera il quale è stato ingegnerizzato da Large Format by Trimeline che ha vinto il premio  come miglior espositore innovativo.
“In generale -continua Laura Schellino- BIOLaminil è piuttosto rivoluzionario nel mondo della stampa digitale in cui la categoria dei materiali ‘ecosostenibili’ è circoscritta al polipropilene alveolare che è riciclabile (ma non biodegradabile) e al cartone che come è noto è anche compostabile, cioè può essere trasformato in un compost con finalità energetiche, per creare biogas, o usato come concime alla fine del processo anche se in alcuni casi il suo riciclo è più complesso o vanificato dalla plastificazione e dall’inchiostrazione”.
Ricordiamo che il Laminil è un espanso accoppiato, ma a differenza degli altri espansi è fustellabile e stampabile in flexo (gamma Classic). Al di la delle peculiarità appena descritte è molto apprezzato anche per le ottime performance inerenti alle attività di lavorazione in fase post stampa, come la verniciatura, la cordonatura e il taglio a plotter (gamma a marchio Isoprint). È inoltre accoppiato con carte certificate FSC e PFSC che garantiscono che il legno utilizzato per fare la carta utilizzata, proviene da riserve controllate al fine di garantire la rinnovabilità, questo chiaramente fa salire il costo del prodotto ma diventa un prezzo irrinunciabile da pagare per investire e contribuire oggi per il nostro futuro.

Campagna benefica e base di Laminil…
Ogni anno Isonova dona i ritagli e pannelli di Laminil a varie scuole, ludoteche e associazioni, che lo utilizzano come materiale durevole per i loro progetti creativi.
La campagna si rivolge a docenti, educatori e volontari di associazioni. La disponibilità varia a seconda del periodo e del numero di richieste. Isonova riceve sempre con interesse foto e video che mostrano quale seconda vita ha avuto il Laminil (per info www.isonova.it. Un esempio è il progetto realizzato dalle insegnanti delle sale gioco dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il racconto narrato nel librone accompagna i bambini all’intervento chirurgico in modo meno traumatico.

Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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