Pupitre: il “display enologico” per eccellenza

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Certo è che nella creazione delle pupitre i francesi sono maestri. Ed è proprio oltralpe che il nonno di Elia Padoan -nipote e attuale Direttore marketing di Paodan Sistemi- pensò bene che in una delle zone elettive per la produzione del Prosecco poteva essere di interesse avviare un centro per la creazione questi di strumenti nel contempo utili all`esposizione delle bottiglie e alla cosiddetta spumantizzazione dei vini bianchi frizzanti. La pupitre, quella specie di cavalletto composto da due “tavole forate” che: «In Francia -spiega Elia Padoan- è di regola ricavata dal legno di rovere, in Italia invece viene costruita in abete». Particolarmente richieste dalle imprese agricole e dalle case di produzione enologica, o più semplicemente dalle cantine, per tradizione sono caratterizzate da 8, 24, 36 o 120 fori adatti appunto per ospitare varie tipologie di bottiglia in capacità diverse come la sciampagnotta anche in formato magnum. Nella spumantizzazione tramite metodo classico (ossia champenoise) i fori assolvono la specifica funzione di permettere ai cantinieri la rotazione delle bottiglie durante la preparazione del vino frizzante (e dello champagne). In particolare questa procedura artigianale avviene nella fase detta remuage, che nell’arco di due mesi prevede la rotazione periodica cui vengono sottoposte le bottiglie capovolte affinché il sedimento si depositi sul tappo che poi viene congelato insieme alla bottiglia per rimuoverne appunto manualmente il “residuo di feccia” generato dalla fermentazione dei lieviti e così reso solido.

Di solito lo spessore è di 12 cm e come spiega Elia Padoan: «Oltre all`impiego tecnico della pupitre, vi è anche quello espositivo, il che in genere determina il tipo di decorazione». La versione tecnica si lascia al naturale. Al contrario quando la richiesta del cliente è destinata all`esposizione, si procede alla decorazione. Laccatura (rosso vivo e grigio) e verniciatura in decine di colori dopo la fresatura sono le tecniche più diffuse di colorazione che precedono la serigrafia e in alcuni casi la stampa al laser. Quest`ultima non è idonea se la colorazione tende al nero. In ogni modo le decorazioni più importanti determinano costi più elevati risultando più convenienti per tirature sopra le 50 unità. Comunque agli ordinativi non è applicato un limite minimo essendo possibile la vendita anche di pochi item.

«Le pupitre sono lo strumento espositivo più richiesto per l’esposizione del vino –specifica- probabilmente perché essendo concepite originariamente per lo champagne rappresenterebbero l’alto posizionamento».

di Marco Oltrona Visconti

 

Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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