La quotidiana manipolazione di carrelli e cestini utilizzati dalla grande distribuzione determina la proliferazione di un gran numero di batteri che ecome è dimostrato da diversi studi (tabella in basso a destra) possono essere trasferiti per contatto da un utente all’altro.
Con questa consapevolezza, Plastimark, è stata tra e prime nel suo comparto ad aggiunto al materiale plastico del suo carrello un componente attivo ad azione antibatterica. Si tratta di Plastimark Clean un materiale che può essere utilizzato per produrre manico e corpo dei cestini e il manico dei carrelli. I test di laboratorio condotti hanno dimostrato la capacità di Plastimark Clean di ridurre la carica batterica fino a 2.000 volte rispetto agli stessi materiali senza additivo. Intervista con Paolo Giubergia Direttore Commerciale di Plastimark, azienda del cuneese che già da diversi anni ha introdotto sul mercato carrelli antibatterici.
Qual è la domanda di carrelli in Italia. Quanti carrelli si pensa possano esservi posizionati sul mercato italiani? Insomma un supermercato di 2500 mq quanti carrelli può avere?
Indicativamente occorre un carrello spesa ogni 5/10 m2 di superficie di vendita. Si pensi che sul mercato Italiano stimiamo un parco circolante di circa 400.000 esemplari. L’Italia dunque è un mercato molto interessante, sebbene il mercato Italiano sia in contrazione oramai da molti anni specialmente sulle grandi superfici. Nonostante ciò, Plastimak è in crescita costante.
Il numero dei carrelli necessari per un punto vendita dipende da molti fattori: dimensione, tipologia, localizzazione, numero di scontrini, merceologie trattate ecc.
La domanda di carrelli in plastica è in crescita rispetto a quella di carrelli in metallo?
Si . I carrelli per la spesa in plastica si contraddistinguono rispetto a quelli in metallo per: leggerezza, design, personalizzazione, silenziosità e attenzione all’ambiente.
Il sistema antibatterico di Plastimark è brevettato? Il Clean è un composto plastico ideato da Plastimark. Esistono sul mercato dei composti plastici similari. Il nostro si distingue per aver ottenuto la validazione di una dedicata ricerca universitaria, che ne ha dimostrato scientificamente l’efficacia.
La richiesta di carrelli antisettici è in crescita in Italia e in Europa?
Certo. Rileviamo sempre una maggiore sensibilità da parte del cliente verso questi nuovi composti plastici ad alte prestazioni.
Quali sono i Paesi più sensibili all’argomento?
Fino a questo momento i paesi del nord Europa.
Oltre la GDO quali sono i canali interessati all’impiego dei carrelli?
GDO, DO ed alcuni comparti del Retail dove le merci per questioni di praticità non possono essere trasportate a mano.
Pensa che cov-19 contribuirà ad aumentare la domanda di questi prodotti?
Si. In un momento come quello attuale, di grande attenzione agli aspetti igienici generali, un prodotto di questa tipologia trova un’attenzione e una sensibilità particolare e crescente della distribuzione verso i propri clienti.