Secondo una stima interna sulle sue vendite, il mercato del display cartotecnico per Reno de Medici (Gruppo RDM) vale circa 10.000 tonnellate di cartoncino, ossia circa il 7-8 % del mercato del liner dedicato all’accoppiamento. E il 2% circa del mercato del patinato riciclato. Un dato rappresentativo, infatti come spiega l’Amministratore Delegato di Gruppo RDM, Michele Bianchi. “Alle cartotecniche forniamo il cartone semplice che costituisce il rivestimento da assemblare al cartone ondulato che noi non trattiamo. Il prodotto viene proposto in fogli o in bobine per l’impiego in linea nella fase di accoppiamento, finalizzata alla creazione dei pannelli poi utilizzati per la produzione dei display”. Ed è bene sottolineare che il resto della produzione, dunque la gran parte, è impiegata per la realizzazione di imballaggi.
Il cartoncino di RDM Group presenta un portafoglio prodotti di profilo piuttosto elevato: “Siamo leader nella produzione di cartoncino ricavato da materiale riciclato –afferma Bianchi- ma, in seguito all’acquisizione di R.D.M. La Rochette perfezionata il 30 giugno 2016, operiamo anche nel segmento del cartoncino ricavato da fibra vergine”. Per fornire un dato tecnico, si pensi che le fibre prima di deteriorarsi possono essere recuperate e riciclate fino a 6-7 volte.
“Il cartone recuperato – prosegue l’AD – arriva all’incirca per il 75% dalla raccolta cittadina e per il 25% dalla raccolta industriale. In questo secondo caso si tratta di materiale ‘pulito’ in quanto risultanza dei tagli e degli sfridi industriali”.
Il dialogo tra i consorzi del riciclo e il Gruppo RDM per ovvi motivi è sempre aperto, non a caso Michele Bianchi è parte del Consiglio di Amministrazione di COMIECO:
“Ci consideriamo tra i motori principali dell’economia circolare del cartone. Un’opera che per mano dei consorzi in questione si concretizza attraverso attività e programmi di sensibilizzazione rivolti cittadini e alle imprese per incrementare ogni anno la quota del riciclo. Come è noto i regolamenti sulla destinazione del cartone recuperato stabiliscono che il 60% del totale debba essere restituito alle cartiere mentre il 40% viene venduto all’asta, di solito a favore di trader che hanno i “requisiti logistici” per trattare il compostato.
“Per il futuro –dice Bianchi- ci auspichiamo un network del recupero ancora più capillare, attraverso una maggiore collaborazione tra le aziende interessate”. E al di la delle campagne che COMIECO e consorzi associati stanno portando avanti per favorire il riciclo, il settore del cartone sta evolvendo: “Sta migliorando la capacità di trattare la materia fibrosa -conclude l’AD-. In secondo luogo, ci si sta orientando verso materiali più facilmente biodegradabili”.
Reno de Medici (RDM) offre un ampio portafoglio di prodotti composto principalmente da cartoncino riciclato (GD/DT) e cartoncino in fibra vergine. Rochcoat, Serviliner, Vincicoat 112 e Hemicoat sono quelli più diffusi.