Nella terza edizione della mostra sono state presentate soluzioni espositive funzionali al mercato del Bellessere realizzate, grazie a 5 designer e all’artista POP Tomoko Nagao, con materie prime e tecniche di trasformazione innovative e sostenibili. I raw material rappresentano la ratio di quello che oggi gli operatori del retail considerano un vero e proprio vernissage del comparto del design espositivo. In Elementaria, come viene spiegato approfonditamente nel Manifesto istituzionale (leggi il manifesto), le materia prime rappresentano la sorgente che alimenta la filiera afferente la produzione del Display. Una branca del design industriale, quest’ultima, al servizio della comunicazione visiva di impresa, al marketing per il punto di vendita e comunque alla produzione di spazi fisici di interazione che in senso allargato superano anche la dimensione dei consumi. Tematica del Bellessere a parte, erano proprio queste le linee guida che hanno orientato i sei progettisti coinvolti per ideare materiali di comunicazione totemici e corner funzionali alla shopping experience e,in senso più generale, destinati a finalità espositiva.
Clicca sull’immagine per il video o prosegui nella lettura per visualizzare la gallery
Il processo di creazione dei display esposti è durato 5 mesi durante i quali i sei progettisti (Massimo Farinatti, Claudio Gurioli, Gianluigi Landoni, Marco Maggioni, l’artista POP Tomoko Nagao e Cristian Visentin) si sono confrontati con le aziende che hanno fornito le materie prime (Busco con un composito di scarti che riproduce il marmo, Isonova con il Laminil oggi lastra biodegradabile, Pigomma-Sogimi con Hylite in composto in PP e alluminio dalle alte proprietà meccaniche, Madreperla con il colato riciclabile Green Cast, Pressoplast con un tipo di pvc che integra elementi naturali, Sorrentino Pannelli con una lastra in pvc di alta flessibilità per le possibilità di stampa e nobilitazione della texture), anche in alcune di riunioni plenarie in cui i due gruppi anno potuto confrontarsi sui rispettivi presidi di conoscenza progettuale. Tra l’altro con la partecipazione di Tomoko Nagao si è dato vita all’ingegnerizzazione del Display d’arte ad opera del trasformatore Large Format.
Il concetto del Bellessere risponde alle esigenze del mercato della cosmetica e del make up e in generale quei concetti di ergonomia che favoriscono lo sviluppo ll’habitat commerciale umano e l’estetica delle scenografie di vendita. Con l’obbiettivo di agevolare promozione e somministrazione di prodotti e servizi in diversi canali di mercato: a) Retail specializzato tradizionale e GDO: profumerie, farmacie, parafarmacie, saloni di bellezzae coiffeur; b) Hotellerie, spa e centri benessere; impianti sportivi: palestre per il fitness, piscine, club legati a sport specifici. Alla mostra ha partecipato anche Led Italy, l’azienda piemontese che produce LED di alta qualità per progetti dall’altro grado di personalizzazione. Una presenza giustificata dal fatto che l’illuminotecnica oggi rappresenta una delle strade dell’innovazione nel mondo del Display, tanto che non sono pochi i progettisti che considerano “la luce alla stregua di materia prima”. L’Illuminotecnica, nel senso di ricerca e sviluppo dei Display come è noto si affianca appunto ad altri due filoni di innovazione: alla tecnologia digitale utile a dar vita alle discipline del proximity marketing e del digital signage; e, in secondo luogo, alla scienza dei materiali come visto anche qui in Elementaria.