Qual è l’identikit di un retail general contractor oggi? Di fatto lo si legge nel company profile ricco di competenze di Pasolini General Contractor, quale compagine in grado di offrire: un “servizio chiavi in mano”, simultaneo in più location, ovvero di proporsi come unico interlocutore per la creazione della stefano pelizzari architettostruttura e degli allestimenti di aree di vendita e consumo, per di soddisfare ad hoc le esigenze del cliente, brand o insegna, nelle nuove aperture di store e nelle ristrutturazioni di quelli già esistenti. Si aggiunga poi la capacità di gestire la complessità delle funzioni dettate dalla digitalizzazione e dal conto economico. E come specifica l’architetto Stefano Pelizzari (foto) che dal 2021 è a capo della divisione interna costituita da 15 professionisti tra project, sales e planning manager, architetti, geometri e specialisti nell’ambito della sicurezza e degli approvvigionamenti: “Oggi sui tavoli che contano a livello europeo, così come per i piccoli retailer che desiderano espandersi, la capacità di realizzare decine negozi in serie non è più vista come l’unica varabile fondamentale. I clienti retailer o aspiranti tali richiedono prospettive e garanzie di costi certi, ancor più, vista la crescente presenza dei fondi di investimento nelle grandi operazioni di contract”

Nelle immagini diversi concept store realizzati da Pasolini General Contractor
Il riferimento è al connubio sempre più stretto tra il venture capital e il segmento immobiliare commerciale. Oppure si pensi alle operazioni di franchising, o ancora alla necessità dei board della brand industriali che optano per testare nuove linee di business, quali appunto l’apertura di store monomarca. Spiega inoltre Pelizzari “Nel retail è sempre meno netta la distinzione tra i concept e i format del mass market e quelli dettagli tradizionali. In entrambi i canali, sia in ambito food che non food, emerge una grande necessità di specializzazione dei reparti e degli store”. In questo senso il vantaggio per brand e insegne nell’avere un unico interlocutore è proprio la possibilità di dare sempre una risposta a livello pratico e concreto e di ciò che è possibile realizzare, oppure no, negli spazi fisici scelti. Non si dimentichi che un negozio fisico deve sempre trasferire i valori del brand e accrescere il suo valore percepito. Ecco perché è molto importante la continuità contrattuale tra retailer e contractor, un valore aggiunto, poiché si garantisce univocità e puntualità al messaggio comunicato secondo le linee guida del committente.
“La capacità predittiva rispetto al risultato finale dei progetti oggi è un aspetto molto considerato dai retailer –spiega Pelizzari-. Grazie al software di progettazione Beam ArchiCAD in Pasolini oggi siamo in grado di mostrare in anticipo un risultato finale della progettazione con un programma dettagliato sia in termini di tempi e che di costi”. Molto importante è anche l’esperienza del contractor, continua l’architetto: “In Italia e all’estero la conoscenza del territorio da parte di un team come il nostro conta, nella misura in cui persone di fiducia a livello locale ti possono supportare nella gestione del cantiere per impiantistica, illuminazione, finiture, idraulica”, attraverso fornitori selezionati e qualificati nel corso del tempo e grazie a veri e propri rapporti di partnership fondati sul prodotto e sul fatturato.
Per il consumatore della nostra epoca non esiste più una distinzione tra spazio fisico e spazio online. La relazione con marche e insegne avviene sempre più secondo una molteplicità di canali che comunicano simultaneamente, in qualsiasi momento e luogo. Da qui la necessità di brand e retailer di realizzare una strategia onmicanale attraverso qualunque dispositivo, fornendo un’immagine coordinata e senza “strappi” nell’esperienza dell’utente.
Va da sé che, dice Pelizzari:” In futuro troveremo sempre più format fisici che permetteranno una maggiore trasposizione verso l’online. Viceversa, l’online rimanderà sempre più al fisico, per compensare e completare il suo stesso messaggio”
Si parla in questo caso di fenomeni ormai diffusi, come lo showrooming e il webrooming, amplificati dall’uso dello smartphone come strumento generatore di reputazione e notorietà di marche e insegne, attraverso il meccanismo delle recensioni.
“Ecco perché a un retailer anche piccolo non è più permesso pensare solamente al canale fisico o solamente al canale online. Conclude Pelizzari. Pandemia a parte, il fenomeno sta comportando una riduzione degli spazi di vendita -si pensi alle catene del fast fashion per esempio- per amplificare l’esperienza in store”.
L’architetto Stefano Pelizzari, da inizio 2021 coordina la divisione Architectural di Pasolini General Contractor di Castel Mella (BS). La sua passione per il canale retail comincia nel ’96 durante gli studi di universitari quando inizia a occuparsi sicurezza degli spazi nel settore bancario. Così per circa 10 anni, in cui sviluppa l’approccio “progettuale-realizzativo” tipico dei general contractor. Dal 2010 grazie al suo network inizia a seguire grandi retailer: Pittarosso in Francia, Piquadro, Piadinera, Autogrill e Doppio Malto per citare alcuni nomi
Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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