Sostenibilità in GDO: il rapporto di Mediobanca Italia vs Estero

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Intensità energetica, raccolta differenziata, presenza-incidenza di lavoratrici femminili, gestione dei rifiuti, sprechi alimentari. Sono solo alcune delle voci analizzate nel rapporto 2021 redatto dall’Area studi di Mediobanca diffuso lo scorso marzo. Intitolato “GDO dopo la bolla del 2020 tra vecchi e nuovi trend”, prende in esame la tematica della sostenibilità per le imprese italiane del settore della distribuzione a confronto con le omologhe estere.
Il primo parametro di valutazione riguarda la presenza dell’argomento in sé sui rispettivi siti internet. A questo proposito si riscontra che l’87,3% dei gruppi italiani e del 96,5% di quelli esteri tratta l’argomento in sezioni dedicate. In altri casi invece l’argomento su ecologia, impatti ambientali e consumi è trattato in documenti d relazione specifici come bilanci industriali o per esempio rapporti responsabilità sociale di impresa: 62,5% delle aziende italiane e 96,4% delle aziende estere
Prese in considerazione piuttosto uniformemente risultano essere le tematiche relative alla presenza-incidenza di lavoratrici femminili che in Italia ammonta al 62,9% del totale forza-lavoro rispetto al 60,3%, che emerge dall’analisi del totale retailer esteri.
Un secondo aspetto a riguardo della sostenibilità è la formazione dei dipendenti con una media di 16,3 ore dispensate a dipendenti in Italia: 21,6 all’estero. In questo senso un altro parametro di valutazione per la sostenibilità è il lavoro part-time che si riferisce al 52% degli organici n forza alle aziende in Italia, una cifra che supera il dato estero che si attesta al 43,8%.
In merito ai temi ambientali, l’argomento principe è ovviamente la quantità relativa alla raccolta di rifiuti differenziati che in Italia ammonta al 75,1%, non di molto ma sicuramente superiore rispetto alla percentuale espressa all’estero: 71,7% in merto bisogna dire che non tutti Paesi europei godono di una politica di benefici fiscali in materia, azioni che di certo ne moltiplicherebbero incidenza e propensione all’investimento nell’ambito dei piani industriali.
C’è poi il dato dell’intensità energetica che viene misurata prendendo in esame la potenza elettrica allorché: circa 450 kiloWatt/ora per metro quadrato è il dispendio medio di elettricità medio globale. Scendendo nei particolari comparativi lo studio rivela che i kWh per metro quadro spesi sono 446,4 in Italia e 456,3 all’estero, con i retailer italiani a figurare meno impattanti in termini di impronta carbonica carbonica: 136 kg di CO2 per mq contro 208 kg delle imprese oltreconfine. Conservazione dei prodotti alimentari, riscaldamento e climatizzazione estiva degli ambienti aperti al pubblico, illuminazione degli ambienti e dei prodotti sono le categorie più energivore secondo lo studio, per un fabbisogno complessivo di energia elettrica del 93%, mentre il 6% è da attribuire al gas naturale e per il restante 1% dal calore acquistato.
Tenendo conto che i retailer esteri hanno dimensione assai superiore ai player di casa nostra e in molti casi si tratta di aziende quotate, di ricorso alla certificazione ambientale all’estero si parla per il 96,6% di quelli stranieri, mentre in Italia riguarda il 71,8% delle aziende.
Un tema inaspettato concerne il benessere animale, importante per il 65,4% delle catene italiane contro il 91,1% delle compagini estere.
L’argomento del packaging ecosostenibile è affrontato dal 58,1% delle insegne italiane, laddove all’estero l’interesse è quasi del doppio: 97,1%.
La comparazione prosegue n merito agli sprechi alimentari di cui trattano l’87% delle realtà italiane a fronte di un interesse verso l’argomento per le insegne estere del retail abbastanza vicino all’unanimità: 93,6%.
Donazioni e sponsorizzazioni coinvolgono l’84,9% degli operatori dello stivale e, stavolta, l’unanimità degli esteri (100%).
In Italia le collaborazioni con scuole e università è praticata per il 68,3% ancora poco rispetto all’87,2% delle imprese del retail estere.
Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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