Flow, trasparenze espositive

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Flow, è un arredo espositivo totemico dalle linee morbide e avvolgenti, il cui scopo è catturare l’attenzione del cliente e invitarlo a scoprire i prodotti attraverso un percorso volto a soddisfare le esigenze spaziali dell’uomo nell’ambito delle sue sfere vitali di azione o Gianluigi landonidi inazione. Progettato dall’Architetto Gianluigi Landoni (foto) questo elemento espositivo è formato da tre lastre di altezze diverse, le quali seguono la stessa forma dinamica. Flow è stato ideato attraverso un concetto di prossemica, secondo il quale, le sue facce sequenziali si scoprono gradualmente all’avvicinarsi, “materializzandosi” all’occhio dell’interlocutore e rivelanando i vari piani espositivi. I pannelli sono realizzati in metacrilato colato poi termoformato, in vari colori e vari spessori della linea Optix Cast, il PMMA di Plaskolite che si sta qualificando sul mercato europeo come prodotto al 100% riciclabile. A Fronteretro di Forlì l’ingegnerizzazione del progetto eseguita attraverso la piegatura a caldo del materiale per ottenere la sinuosità che caratterizza l’opera.

 

 

Il progetto Flow è depositato presso il registro ADI con il protocollo RP 3769 ed è stato presentato alla mostra Elementaria 2023 (tutti i diritti riservati)
La citazione Flow def 2alla Glass Chair di Shiro Kuramata del 1976 è d’uopo. Seppure il capolavoro del designer giapponese fosse una struttura composta in vetro incollato (tecnica rivoluzionaria) e non saldato a caldo, l’uso delle trasparenze è fondamentale anche per il designer Gianluigi Landoni che tuttavia ha utilizzato un materiale acrilico che come è noto ha una trasparenza maggiore del vetro stesso (in virtù di indice di perspicuitàå inferiore: 0,93 contro 1,5). Per dare una descrizione coerente di questo tipo di opere, calza a pennello quanto detto da Ettore Sottsass: “la materia diventa luce, il peso diventa aria“. In questo caso la trasparenza viene utilizzata per accentuare la presenza di figure, qui circolari, che si rivelano per contrasto grazie a sezioni vuote laddove la lastra è stata tagliata risultando dunque più evidente. L’effetto ottenuto ricorda quelle giornate in cui un orizzonte marittimo è talmente terso che a distanza di miglaia di kilometri sono visibili coste lontane.
Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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