Hide and See, visual latex e gestaltico

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Doppiosegno Monica Ferrigno e Carlo Dameno 2

il Doppiosegno studio

Il famoso colonnato di San Pietro progettato dal Bernini, da alcune angolazioni della piazza viene percepito illusoriamente come formato da colonne uniche anziché quadruple. E quest’ultima è l’effettiva realtà compositiva del monumento. Allo stesso modo lo studio figurativo di Carlo Dameno e Monica Ferrigno (il Doppiosegno Studio) offre un percorso prossemico mirato ad attirare l’attenzione del passante da lontano portandolo ad avvicinarsi. L’opera Hide and See infatti è composta da alcuni prismi decorati e tra loro separati, che nel momento in cui li si osserva da un angolazione prestabilita compongono figure uniche. E questo vale per tutti e tre i lati della pianta dell’opera. Siamo nel campo delle illusioni grafiche. Tra queste ne menzioniamo alcune invitando all’approfondimendo: anamorfismo, percezione bistabile, Fata Morgana, Fenomeno Phi. Paradosso dell’area scomparsa, Poiuyt, Illusione di Justrow, Cronostasi. Insomma, come nel triangono di Kanizsa, il meccanismo percettivo che Hide and See è di tipo Gestalt, un termine tecnico utilizzato per la prima volta dal filosofo austrico Ernst Mach (da Gestalten, ‘mettere in forma’, da qui la psicologia della forma). Il fondamento del pensiero ‘Gestaltico’ è sintetizzato nell’assunto ‘Il tutto è più che la somma delle sue parti’.

Il materiale scelto per l’opera è Swedboard di 3A Composites, il cartone riciclabile al 100%. La tecnologia di stampa è HP Latex a base d’acqua quindi a basso impatto ambientale. I totem sono assemblati e stampati da UP and GO.
Nascondere o vedere, questo è il principio, che ha generato il progetto Hide and See. Strutturalmente l’istallazione si compone di cinque totem a pianta triangolare alti circa due metri. Il visitatore sarà in grado di apprezzare il senso dell’istallazione esclusivamente quando si troverà in tre precisi punti, guadagnando una prospettiva grazie alla quale, le immagini stampate sulle tre facce dei totem, saranno visibili nella loro totalità. Come spiegano Ferrigno e Dameno: “Abbiamo scelto le immagini di occhio, cuore e cervello, organi elettivi che il nostro corpo ha a disposizione per leggere e interpretare la realtà. L’occhio vede, il cervello legge, il cuore sente. Spostandosi nello spazio intorno ai prismi le immagini perdono definizione; la mente non riesce a ricostruire ciò che l’occhio vede.
 È lo spazio a rendere l’oggetto-prodotto estraneo o familiare a seconda della posizione di chi guarda. Muovendosi tra i totem e avvicinando il punto di vista, cuore, cervello e occhio risultano ancora indecifrabili ma quello che era semplicemente uno sfondo grafico bianco e nero si trasforma in testo leggibile. Interpretando la prossemica, abbiamo progettato un viaggi” verso l’oggetto-prodotto in cui ne approfondiamo la conoscenza, svelandolo progressivamente. Le ‘pennellat’” in bianco che fanno da cornice alle immagini lasciano intravedere il cartone valorizzando soprattutto la tecnologia di stampa che può essere parzialmente assorbita dalle fibre del cartone, dando un effetto più naturale fino a risultare perfettamente coprente per rendere i colori più brillanti”.
Il progetto Hide and See è depositato presso il registro ADI con il protocollo RP 3769 ed è stato presentato alla mostra Elementaria 2023 (tutti i diritti riservati)
In questa fase di transizione ecologica la committenza proveniente da brand industry e retail ha incrementato la domanda di prodotti e servizi di comunicazione visiva per promuovere la sua offerta in maniera autenticamente sostenibile nei suoi canali di riferimento (store, affissione, eventi). Dal 2008 la tecnologia HP Latex con inchiostri a base acqua è il riferimento nel mondo della comunicazione visiva per la stampa di grande formato a basso impatto ambientale grazie all’impiego di inchiostri a base acqua. Oltre a mettere la tecnologia a disposizione, il management di HP ha ormai da tempo maturato la consapevolezza che uno stampatore HP Latex debba essere anche una fonte di conoscenza in materia di ecologia industriale quale riferimento per tutti quei clienti e brand che richiedano un prodotto con queste caratteristiche. Per questo motivo in Italia è stato lanciato il progetto HP EcoSolutions. Un percorso educativo e di formazione gratuito per chi acquista una soluzione di stampa HP Latex, rivolto a tutte le aziende di stampa che desiderano sviluppare applicazioni e progetti all’insegna della sostenibilità . Gli argomenti di approfondimento spaziano tra: le certificazioni ambientali necessarie nel mondo della stampa, le schede di sicurezza e i documenti disponibili, il ciclo di vita completo delle stampe di grande formato, inclusi smaltimento, recupero, ri-utilizzo, riciclo, riduzione degli sprechi. L’analisi deve tenere conto anche di specifici profili colore e della selezione dei materiali cosiddetti eco-conscious, ovverosia quei supporti di stampa provenienti da fonti riciclate e/o a loro volta riciclabili. L’obiettivo è la promozione degli stampatori capaci di offrire una corretta informazione ai loro clienti finali e ai brand e in grado di poter suggerire soluzioni, progetti e applicazioni che soddisfino in primis le necessità della committenza tra cui un effettivo livello di sicurezza ambientale. Scegliere un fornitore di stampa con certificazione HP EcoSolutions Trained Printing Company significa avere garanzia di un elevato profilo di sostenibilità. Il programma è partito nel 2022 e al momento HP ha certificato oltre 50 aziende dotate di sistemi di stampa HP Latex per produzioni intensive. Tra l’altro HP ha stilato una lunga lista di materiali in lastra e pannello dei quali sono registrate e segnalate le performance in termini di impatto ambientale (carbon footprint) una volta sottoposti a processo di stampa stampa Latex.
Sopra la descrizione tecnica degli inchiostri Latex a base acqua, sotto la stampante HP Latex R2000 tra le più utilizzate per la stampa sostenibile su cartotecnica e su innumerevoli supporti materici durevoli per la comunicazione visiva e il display design
Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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