Migros apre Bridge, il supermarket flessibile su progetto Schweitzer

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Basato sul principio del Flexstore della società di design e costruzioni di negozi e shopfittingo Schweitzer, il supermarket Brigde del gruppo Migros aperto a Zurigo si presenta come una moderna food all con un layout modellabile: spostando i banchi espositivi, tutti dotati di rotelle, il retailer può adattare la disposizione del negozio a piacimento in base alle proprie esigenze. Una funzionalità ideale che amplifica il dinamismo del punto di vendita in termini iniziative pop-up, eventi stagionali e affitto temporaneo a ristoratori e brand esterni.
Nello specifico il nuovo punto di vendita Bridge sviluppato e implementato da Schweitzer-Interstore si trova nel quartiere Europallee, nei pressi dell’antica stazione centrale della città e dove lungo la Langestrasse si è creato un aggregato di istituti culturali e attività gastronomiche dal concept ricercato. Da menzionare in questa area il famosissimo Cinchona cocktail bar e la libreria polifunzionale Kosmos con cinema, ristorante e teatro.
Quest’area urbana è dunque un hub strategico che, grazie ai collegamenti ferroviari, consente a Bridge di attrarre sia i viaggiatori che i buongustai locali offrendo un perfetto connubio tra una variegata selezione di alimenti freschi, una gastronomia creativa basata sull’utilizzo di prodotti di partner locali e numerosi eventi a tema.

Con questa nuova apertura, Migros rimane fedele al suo proposito imprenditoriale che prevede un modello di business in cui un’entità strutturata funziona come piattaforma per partner più piccoli e insieme ai quali si costruiscono  connessioni verso i consumatori. Più che link “ponti” come amava definire le relazioni il fondatore di Migros, Gottlieb Duttweiler. Il mitico “patron” si considerava un “costruttore di ponti”, ecco perché si è deciso di chiamare Bridge il nuovo format dell’insegna. Non a caso un ponte sospeso collega i due livelli dello store tra di loro e, allo stesso tempo, funge da attrazione scenografica di grande impatto per il pubblico nell’ambito di una superficie totale di 2.000 m² formattata per creare un luogo d’incontro dedicato sia alla cultura del cibo sia dove fare acquisti e trascorrere piacevolmente del tempo. Di tradizionale resta anche il concetto del supermercato alla luce del connubio tra prodotti freschi, gastronomia e alimenti confezionati (grocery).
in merito alla nuova apertura Enrico Manca, Direttore Creativo Schweitzer ha speigato che:
“Bridge é il nuovo punto di riferimento per quello che riguarda la fusione tra food retail e gastronomia. È un esempio stupendo per mostrare a rivenditori tradizionali come si possono sviluppare nuovi formati che entusiasmano e sorprendono i consumatori con contenuti alimentari sempre nuovi. Anche agendo come un banco di prova per testare soluzioni innovative e nuove tendenze nel food prima del lancio in altre località.”
L’identità di store flessibile (Flexishop) è ben visibile attorno alle postazioni di cottura fisse, dove tutti gli altri elementi di arredo sono mobili. Anche al piano superiore si trova una sala con moduli per cucina componibili, il Food lab, uno spazio che può essere affittato per eventi privati o aziendali, con o senza chef, e dove si possono organizzare corsi di cucina. Mobile è anche un palco, sul quale nel prossimo futuro si svolgeranno concerti e spettacoli.
Un altro punto centrale di questo nuovo concetto globale è la sostenibilità. Per gli allestimenti interni del supermercato, per esempio, sono stati utilizzati esclusivamente materiali certificati FSC. Inoltre, ogni mobile installato in modo permanente ha superato i test richiesti in Svizzera per soddisfare gli standard SGNI. Come ha spiegato Bernhard Schweitzer, CEO e proprietario di Interstore:
“Uno dei vantaggi decisivi del Flexistor consiste nella sua longevità, dovuta all’arredamento mobile, che può essere rinnovato e riutilizzato per 8-10 anni. In questo modo si risparmiano tempo, denaro e risorse preziose”.

I temi della sostenibilità e dei regionalismi gastronomici erano aspetti centrali anche nella selezione dei brand partner svizzeri rappresentati. Si trovano quindi il caffè di produzione sostenibile di ViCafe, i saponi fatti a mano di Circle Soaps, i dolci vegani di Lola’s Vegan Kitchen e il pane del re con le baguette Seri, tutto rigorosamente di coltivazione o produzione svizzera. Anche i format gestiti da Bridge, come Marktgrill, Bistro e Bridge Bar, si inseriscono perfettamente in questo approccio globale e offrono accoglienti aree ristoro in cui fermarsi e degustare prodotti.
Per la realizzazione del design del negozio e il branding (grafiche e chiarimento dei dettagli), le menti creative nelle sedi di Interstore a Zurigo e Düsseldorf si sono ispirate agli elementi di street art che caratterizzano il look urbano del supermercato. Novità è una parola chiave anche per il bistrot interno, dove nuovi chef proporranno prelibate pietanze all’insegna di motti sempre diversi. In corrispondenza di ogni motto e al rispettivo stile, un artista di strada personalizzerà di volta in volta il branding.
La realizzazione dello store ha richiesto 12 settimane. Schweitzer Project si è occupata degli aspetti di: project management, arredamento del negozio, produzione, installazioni, banchi e frigoriferi a vista, illuminazione e soffitti. La pianificazione dello spazio, il design del negozio, la comunicazione in-store, il packaging, l’abbigliamento dei collaboratori e lo sviluppo del corporate design, compresi il logo e la collaborazione sul naming, sono stati complessivamente i contributi essenziali del concetto creato dal contractor di Naturno (Bz).

Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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