Pasolini, nuovi plant: più servizi

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Giampietro Chiarini Pasolini

Giampietro Chiarini

Maggiore efficienza, risparmi economici e un ventaglio di servizi in più accompagneranno una ripresa economica già in atto. Sono queste le motivazioni alla base di un investimento che alla fine del 2020 ha portato Pasolini General Contractor ad acquisire due nuovi capannoni tra loro affiancati. Obiettivo primario assolvere al megliola crescente domanda di progettazione e di servizi logistici per l’arredo retail in un periodo di trasformazione e crescita del mercato del commercio al dettaglio. Trasformazione all’insegna di un processo di digitalizzazione sempre più importante insieme al pieno ritorno alle attività del canale retail che, con un maggior controllo della pandemia, hanno sancito il ritorno alle aperture di nuovi store fisici. Non trascurando questi presupposti, la nuova struttura logistica di Pasolini GC sarà dedicata alle attività di magazzino e all’assemblaggio relativi agli arredi e alla distribuzione delle referenze del catalogo product, segmento merceologico storico della società. “Oggi – come spiega il General Administrator di Pasolini Gian Pietro Chiarini che ha curato l’operazione – dopo aver potenziato la divisione general contractor e il servizio di progettazione al nostro interno, la logistica è diventata imprescindibile e prioritaria in un’ottica di ottimizzazione delle spedizioni a garanzia di una maggiore rapidità e organizzazione”. Dislocato in località Flero (BS), il nuovo polo logistico è posizionato a pochi chilometri dalla sede principale di Pasolini GC in adiacenza con il raccordo autostradale dell’A4 di Ospitaletto-Montichiari: “Quindi – prosegue Chiarini – per assicurare immediata operatività sulle principali vie di trasporto.” Velocità delle consegne a parte – continua il dirigente – una maggiore capacità logistica favorisce una disponibilità di stock più ampia dunque di arredi, di product e di materie prime a prezzi costanti”.

In tempi come quelli odierni in cui il mercato è caratterizzato da forti oscillazioni delle variabili macroeconomiche e dall’incremento dei prezzi delle commodity a causa di una forte contrazione dell’offerta, la disponibilità di magazzino di un fornitore diventa un fattore incidente sul successo dell’impresa di un retailer che abbia l’esigenza di ottenere uniformità estetica funzionale degli store a format. “La continuità delle scorte rispetto alle necessità del cliente al nostro interno è assicurata dall’effettivo coordinamento tra l’attitudine previsionale dell’ufficio commerciale e le competenze nell’approvvigionamento dell’ufficio acquisti”. Con l’introduzione dei software BIM che coordinano il disegno 3D e dei sistemi di virtual reality, Pasolini GC è in grado di presentare in anticipo un risultato finale della progettazione includendo una stima dettagliata dei tempi di esecuzione, dei materiali da impiegare e dei costi da sostenere. “Ci tengo a precisare che al di là di tutto – specifica – la forza di Pasolini resta la propensione per un servizio personalizzato che soddisfi il cliente anche per operazioni di lieve entità” logistica.”

Due capannoni gemelli di 7000 m2 su un’area complessiva di 18.000. È questa la cifra complessiva delle due moderne infrastrutture-magazzino implementate da Pasolini GC per l’assemblaggio, la gestione e l’immagazzinamento di prodotti per il contract lo shopfitting e il product. Sono ben 8 per ogni plant i portali per il carico scarico dei camion che avviene in un’area di circa 1000 metri quadrati. Le strutture attive dallo scorso settembre si affiancano alla sede di Pasolini che dispone già di due magazzini per lo stoccaggio di materiale edile rispettivamente di 1500 e 1000 metri quadrati. “Un altro plus è rappresentato dall’impianto fotovoltaico sui tetti dei due capannoni che arrivano a sviluppare fino a 40 kw a pieno regime”. Vale a dire che in condizioni di luce ottimali le due strutture risultano autonome sotto il profilo della provvista energetica. Come spiega Chiarini: “Per il terzo anno consecutivo andiamo incontro all’ottenimento della certificazione ambientale ISO 14001. A contribuire a questo traguardo, oltre gli impianti fotovoltaici presenti sui nostri stabili, anche la raccolta differenziata dei materiali di scarto e degli imballaggi”. E questo vale anche per il metallo. Resta da segnalare la certificazione di qualità ISO 9001.

Marco Oltrona Visconti
Marco Oltrona Visconti
Giornalista Professionista
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